“Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio: vi racconterò quanto ha fatto il Signore per l’anima mia” (Sal 66,16).
Questo versetto è risuonato sulla bocca dei parroci di Pisticci per invitare e preparare il popolo santo di Dio alla “Peregrinatio Mariae”, il pellegrinaggio del simulacro della Madonna della Bruna.
Giovedì 23 maggio: popolo in festa alle Matine e sino a notte in “Cristo Re”
Centinaia di persone con fervore e devozione, entusiasmo e gioia, riverenza e senso di spiritualità hanno accolto l’effige mariana proveniente da Marconia, all’ingresso del paese, dinanzi alla Cappella di “Santa Croce”, nel rione Matine, verso le ore 19.
Non dimenticherò mai il suono delle campane a festa, i petali di fiori, l’antica tradizione dell’esposizione sui balconi delle coperte più pregiate e i palloncini colorati che hanno addobbato le strade.
Sarà difficile dimenticare i sacerdoti che hanno accolto con gioia la statua per portarla nelle proprie comunità parrocchiali, organizzando con cura e dovizia ogni celebrazione e ogni funzione.
La Vergine è poi stata traslata processionalmente nella Chiesa parrocchiale di “Cristo Re” dove i tre parroci di Pisticci, insieme al delegato arcivescovile per la Festa della Bruna, don Francesco Di Marzio, hanno celebrato una solenne Eucaristia “interparrocchiale”.
È seguito un tempo di preghiera personale e meditazione che si è protratto fino alle 23:30, conclusosi con la celebrazione comunitaria del Santo Rosario e della Compieta guidate dal parroco, don Antonio Di Leo.
Venerdì 24 maggio: Gesù Bambino dagli ammalati, gli studenti dalla Madonna e una bella processione
Al mattino, dopo la celebrazione delle lodi mattutine, una bella occasione di riflessione è stato l’incontro culturale con il dott. Marco Pelosi, vice direttore del Museo Diocesano, sulla storia e il culto della Madonna della Bruna nella città di Matera e nella diocesi. Si è tenuto nella chiesa di “Cristo Re”, alla presenza degli alunni del Liceo Classico e del Tecnologico.
Nel corso della mattinata, il Bambinello della Bruna ha fatto visita agli ammalati della parrocchia e alle scuole dell’infanzia “P. Pio da Pietrelcina” di via Negrelli e “Bianca Fiora” in Piazza Umberto I, portando conforto e benedizione. Un gesto che ha testimoniato l’attenzione della comunità verso i più deboli e bisognosi.
Nel pomeriggio, dopo la solenne celebrazione dei vespri comunitari, una bella processione ha accompagnato la Madonna verso “S. Antonio”, per le strade del paese vestite a festa, sotto i balconi a cui erano appese le più belle coperte, salutata dal lancio dei petali di rosa. Un momento che don Antonio, parroco di “Cristo Re”, soprattutto per l’attenzione nell’organizzazione, ha apprezzato particolarmente.
Qui, alle 19:00, una solenne Celebrazione Eucaristica è stata presieduta da don Massimo Ferraiuolo, vicario della Zona “Mare”, e concelebrata da tutti i parroci di Pisticci.
Dopo la S. Messa, un tempo di preghiera personale ha preceduto un momento di profonda spiritualità con l’Adorazione Eucaristica presieduta da don Mattia Albano, parroco della Parrocchia S. Antonio. Le varie letture proposte hanno offerto spunti di riflessione e una connessione sincera con il Padre, mediata dalla Vergine Maria.
Sabato 25 maggio: la chiusura dell’anno catechistico, il Bambinello da zia Santata e il saluto a Maria sotto la pioggia
La mattina di sabato 25 maggio, dopo la Celebrazione Eucaristica delle 8:00, la chiesa di “S. Antonio” ha ospitato un incontro interparrocchiale per la chiusura dell’anno catechistico. Questo evento, carico di emozione, ha visto la partecipazione entusiasta di molti bambini assieme alle loro famiglie, culminando con la processione della Vergine Maria verso la Chiesa Madre (SS. Pietro e Paolo), momento di grande partecipazione comunitaria, simbolo della fede condivisa e della devozione verso la Madonna.
Nel tragitto, la Madonna ha fatto sosta nella cappella del Santo Patrono, San Rocco, che per l’occasione è stato fatto uscire dalla Cappella. Un’emozione molto forte ha destato l’incontro tra la Madonna della Bruna e San Rocco: Patrona della diocesi da un lato e Santo Patrono della nostra comunità dall’altro. Il vivo auspicio che la loro umiltà e il loro coraggio possano accompagnare ognuno dei presenti nel cammino della vita.
Che festa i bambini che l’hanno accolta in Chiesa Madre!
“Quello che non dimenticherò di questo giorno – racconta Antonella Rinaldi – gli occhi lucidi e le lacrime delle persone deboli, malate, anziane incontrate nelle loro case nel pomeriggio, durante la Peregrinatio del Bambinello.
Esse hanno cercato e sicuramente ottenuto consolazione e incoraggiamento per affrontare questo momento particolare della loro esistenza.
Non dimenticherò, in particolare, lo stupore e nello stesso tempo l’incredulità negli occhi di zia Santata (Maria Sanità), una signora di 102 anni nel vedere il Bambinello. Ella ha voluto immortalare quel momento importantissimo con una foto.
Vedere le loro espressioni e sentire il loro cuore aprirsi alla gioia ha coinvolto non solo me ma anche Don Rosario e Don Francesco”.
In serata, dopo la celebrazione eucaristica in Chiesa Madre presieduta da Don Angelo Gallitelli, parroco della Cattedrale, la statua della Madonna della Bruna si è diretta verso Piazza San Rocco, dove, nonostante la pioggia, numerosi fedeli hanno salutato la Madonna della Bruna che ha proseguito il suo viaggio verso la comunità di Pisticci Scalo, segnata dalla perdita di Giuseppe, un giovane, molto conosciuto in paese.
Arrivederci, Maria! Grazie per aver visitato l’intero territorio pisticcese!
La Peregrinatio della Madonna della Bruna a Pisticci ha rappresentato un percorso spirituale che ha unito e arricchito l’intera comunità. Ogni momento, dalla solenne accoglienza alla celebrazione della S. Messa, dall’Adorazione Eucaristica alla vista agli ammalati del bambinello, hanno contribuito a rafforzare i legami di fede e a testimoniare l’importanza della devozione mariana, già grandemente presenti nella vita di ogni pisticcese.
E poi ancora la devozione semplice e genuina del nostro popolo e quello della mia comunità parrocchiale che, nonostante il brutto tempo, è accorso numeroso alla celebrazione eucaristica.
Non dimenticherò l’entusiasmo e la gioia dei bambini accompagnati dai loro genitori e catechisti che, in una sola voce, si sono stretti intorno alla Madonna e l’hanno salutata intonando “Ave, Ave, Ave Maria” alzando in alto il loro fiore colorato. Una diversità nell’unità: i bambini insegnano sempre!
Tutti, nessuno escluso, desiderosi di guardare ed essere guardati, tutti desiderosi di un incontro da cui ricevere consolazione, conforto, sostegno.
Questa esperienza mi ha ricordato che nelle persone c’è il desiderio e la necessità di vivere momenti intensi di fede e di spiritualità anche attraverso il semplice incontro con Maria, via privilegiata per arrivare a Gesù, unico Salvatore e Maestro di vita.
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