Quando combattendo si invocava il nome di Dio – come se la guerra fosse cosa santa, in particolare quando i cattolici combattevano i musulmani – nella battaglia di Lepanto (1571), le truppe cristiane affidarono le loro azioni e le sorti della guerra a Maria chiamandola con il titolo di “Aiuto dei Cristiani”.
Si racconta che a mezzogiorno di quel 7 ottobre a Venezia furono sentite suonare le campane. Inoltre, i reduci vittoriosi ritornando dalla battaglia passarono per Loreto a ringraziare la Madonna; lo stendardo della flotta invece, fu inviato nella chiesa dedicata a Maria a Gaeta dove è ancora conservato e nel Palazzo Ducale di Venezia, sotto il grande quadro commemorativo della battaglia di Lepanto, il Senato veneziano fece scrivere: “Né potenza, né armi, né condottieri ci hanno condotto alla vittoria, ma Maria del Rosario”. Alle litanie lauretane veniva aggiunta l’invocazione a “Maria, aiuto dei cristiani”. E papa Pio V, domenicano, devoto di Maria, istituì la festa della Madonna del Rosario fissandola proprio al 7 ottobre. Ma questa è un’“altra Madonna” di cui parleremo a suo tempo.
Un altro papa Pio – questa volta era Pio VII – il 24 maggio 1814, alla fine del potere napoleonico, dopo 5 anni, fu liberato dal carcere. Sentendo la presenza di Maria in questo episodio, istituì per quel giorno dall’anno seguente la festa di “Maria Ausiliatrice”.
In quello stesso anno a Castelnuovo d’Asti – poi ribattezzato Castelnuovo don Bosco proprio per la grandezza dell’apostolo della gioventù che ivi nasceva – vedeva la luce, appunto, Giovanni Bosco, che spese l’intera vita a servizio della gioventù e a Maria Ausiliatrice si rivolgeva per ogni necessità, specie quando le cose andavano per le lunghe e s’ingarbugliavano. A Lei diceva: “E allora, incominciamo a fare qualcosa?”. A lei intitolò la Basilica che fece erigere nella cittadella salesiana di Valdocco e l’istituto religioso femminile che fondò con la collaborazione di S. Maria Domenica Mazzarello: le ‘Figlie di Maria Ausiliatrice’, così numerose, che si vede con gratitudine la benevola protezione di Maria Ausiliatrice nella diffusione di tante opere assistenziali ed a favore della gioventù.
Il bicentenario di Maria Ausiliatrice di don Bosco
Ormai la Madonna Ausiliatrice è divenuta la ‘Madonna di Don Bosco’: essa è inscindibile dalla grande Famiglia Salesiana, che ha dato alla Chiesa una schiera di santi, beati, venerabili e servi di Dio. Tutti figli che si sono affidati all’aiuto della più dolce e potente delle madri.
Ma quest’anno ricorre un anniversario importante per Maria Ausiliatrice, ecco perché non possiamo tralasciare dal parlare di lei. Molti ricordiamo quel sogno che il piccolo Giovanni Bosco fece a nove anni, profetico di tutta l’attività per i giovani in cui si sarebbe speso nel resto della vita: il “sogno dei nove anni”, in cui Giovannino sentì la voce di Cristo che gli diceva: «Io ti darò la Maestra, sotto la cui disciplina puoi diventare sapiente e senza cui ogni sapienza diviene stoltezza». Apparve allora la Vergine per rendere il ragazzino capace di trasformare le bestie feroci che gli erano davanti in sogno in mansueti agnelli. Don Bosco disse sempre che tutta la sua opera era nata grazie all’aiuto di Maria (Ausiliatrice).
E se, come abbiamo detto poc’anzi, don Bosco è nato nel 1815, il sogno dei nove anni si colloca esattamente due secoli fa, ecco l’anniversario importante. In preparazione alla ricorrenza odierna, è stato diffuso il sussidio «Il segreto di Maria», un bellissimo testo che si ispira agli scritti di san Luigi Maria Grignion de Montfort, ricco di preghiere e testimonianze, reperibile come opera audiovisiva, composta da nove video YouTube (basta cercare: «Novena a Maria Ausiliatrice 2024»). Una novena dal tema: «Io ti darò la Maestra…» che si è svolta nella casa madre della grande famiglia salesiana.
Interi Continenti e Nazioni hanno Maria Ausiliatrice come celeste Patrona: l’Australia cattolica dal 1844, la Cina dal 1924, l’Argentina dal 1949, la Polonia fin dai primi decenni del 1800, diffusissima e antica è la devozione nei Paesi dell’Est Europeo.
Nella bella basilica torinese a Lei intitolata, dove il suo devoto figlio S. Giovanni Bosco e altre figure sante salesiane sono tumulate, vi è il bellissimo e maestoso quadro, fatto eseguire dallo stesso fondatore, che rappresenta la Madonna Ausiliatrice che con lo scettro del comando e con il Bambino in braccio, è circondata dagli Apostoli ed Evangelisti ed è sospesa su una nuvola, sullo sfondo a terra, il Santuario e l’Oratorio come appariva nel 1868.
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