Le opere dell’8xmille: Intervista al Direttore Caritas diocesana di Matera-Irsina

Intervista a don Angelo Tataranni, Direttore della Caritas diocesana di Matera-Irsina, sulle opere realizzate con l'8xmille che si conferma come strumento di sostegno alle fragilità. Quindi "Una firma che fa bene anche al nostro territorio" è certamente una bella e buona notizia.

Come è noto il 14 aprile scorso è partita la nuova campagna promozionale dell’8xmille che racconta una Chiesa in uscita costantemente al fianco dei più fragili. L’area e gli ambiti di intervento sono i più disparati. Oggi si parlerà delle opere recentemente realizzate nell’Arcidiocesi di Matera-Irsina intervistando il direttore della Caritas diocesana don Angelo Tataranni.

A don Angelo chiediamo di esprimersi sull’importanza che hanno i fondi 8xmille per le opere di carità in diocesi:

I fondi 8xMille si configurano in prima istanza come opportunità per sperimentare modelli nuovi di inclusione. L’8xMille è uno strumento utile ed importante di sperimentazione, un laboratorio sociale ed è proprio in questo alveo e in questa idea che si colloca la progettazione 8xMille della Caritas di Matera, che non si configura solo come la messa in atto di progetti in risposta a bisogni concreti ma quale dispositivo di cambiamento sociale e culturale per educare la comunità al senso di carità verso quelle frange di popolazione della Diocesi di Matera-Irsina spesso difficilmente intercettate anche dai servizi sociali perché costituite da individui estremamente emarginati o perché, al contrario, si trovano in una fascia grigia di vulnerabilità sulla quale i servizi pubblici faticano ad agire.  I fondi 8xMille, che vengono erogati dallo Stato, perché provenienti dalla libera donazione dei cittadini, ritornano integralmente a tutta la comunità civile ed ecclesiale in termini di servizi, risposte ed opere indistintamente “senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” (art. 3 Costituzione Italiana). Come sono stati tradotti i fondi in attività concrete.

Ed ancora, chiediamo a don Angelo con quali modalità sono stati tradotti i fondi 8xMille in attività concrete:

I progetti attuati nella Diocesi di Matera-Irsina dalla Caritas Diocesana con i fondi 8xMille si collocano in due linee di intervento: progetti che attivano opere segno e progetti che avviano modelli di inclusione, ma anche risposte ai bisogni quotidiani delle persone.

Questo, concretamente, vuol dire che le risorse sono state e vengono impegnate per l’avvio, per esempio, di Centri di Accoglienza, Mense, ecc.. ma anche per erogare percorsi di formazione professionalizzanti, supporto alla creazione di impresa, contrasto a piaghe sociali oltre che per il supporto per il pagamento di utenze, affitti, ecc..

Cosa questi fondi hanno reso possibile, concretamente, facendo esempi pratici di opere realizzate nel vostro territorio:

L’Arcidiocesi di Matera-Irsina, attraverso i fondi 8xMille, ha avviato per la comunità, per citarne solo alcune, le seguenti opere:

  1. “La Tenda” – Centro di Accoglienza per uomini (Matera);
  2. “Casa Annacarla” – Centro di Accoglienza per donne (Matera);
  3. “Casa Betania” – Centro di Accoglienza per migranti per il contrasto al caporalato (Serramarina);
  4. “San Giulio” – centro di Accoglienza per famiglie (Terzo Cavone – Scanzano);
  5. “Sportello per migranti” (Metaponto);
  6. “Boutique Solidale” (Matera);
  7. n. 2 Mense (Matera) con le relative attività di presa in carico;

E’ indubbio, in questi casi, l’efficacia avuta con l’impiego dei fondi 8xMille; se non ci fossero stati probabilmente non ci sarebbe stata neanche la possibilità di produrre opere a favore delle fragilità che non sono mai troppe in presenza di una pavertà crescente, in particolare nell’Italia meridionale. Peraltro, è molto evidente, dalle risposte di don Angelo Tataranni, che l’efficacia è tanto maggiore quanto più si diversificano le modalità di interventi che abbracciano tutte le varie esigenze delle fragilità.

“La Tenda” – Centro di Accoglienza per uomini (Matera)

“Casa Annacarla” – Centro di Accoglienza per donne (Matera)

“Casa Betania” – Centro di Accoglienza per migranti per il contrasto al caporalato (Serramarina)

“San Giulio” – centro di Accoglienza per famiglie (Terzo Cavone – Scanzano)

“Sportello per migranti” (Metaponto)

“Boutique Solidale” (Matera)

Mensa don Giovanni Mele (Matera)

Mensa don Tonino Bello (Matera)

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Domenico Infante

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