Terminano gli scrutini nella notte 22/23 aprile con una leggerissima predominanza, per la provincia di Matera, del centro-sinistra di Piero Marrese (49,9%) rispetto al centro destra di Vito Bardi (48,1%) e nel complesso della Regione con la vittoria del centro-destra di Vito Bardi (56,6%).
Solo il 49,8% (-3,7% rispetto alle Regionali del 2019) della popolazione residente in Basilicata si è recata alle urne (un po’ migliore il bilancio, nello specifico, in provincia di Matera, con il 54% dei votanti): disaffezione congenita alla democrazia o stanchezza nel tempo acquisita verso che ci governa?
In provincia di Matera, forti Partito Democratico con 15mila voti e Fratelli d’Italia con 12mila voti. A seguire Basilicata Casa Comune con 8400 voti, Forza Italia con 8000 voti, Movimento Cinque Stelle con 7200 voti, Azione con Calenda con 7000 voti.
Il nuovo consiglio
I consiglieri della nostra Regione sono in numero di 20 – come in Umbria e Molise, tutte Regioni caratterizzate da una popolazione di meno di un milione di abitanti – di cui, in funzione della popolazione, 13 per la Provincia di Potenza e 7 per la provincia di Matera. Il Consiglio elegge tra i suoi componenti il Presidente del Consiglio Regionale (nello scorso mandato era stato eletto il dott. Carmine Cicala).
Tra i Consiglieri c’è inoltre il primo candidato presidente non eletto, Piero Marrese, già presidente della Provincia di Matera e sindaco di Montalbano Jonico. In aggiunta ai venti, fa parte del Consiglio il presidente di Giunta, il Gen. Vito Bardi.
Dodici seggi alla maggioranza di centrodestra e otto per il centrosinistra, questa la composizione del nuovo Consiglio regionale della Basilicata.
Per la maggioranza sono stati eletti: Carmine Cicala, Maddalena Fazzari, Cosimo Latronico e Michele Napoli (Fratelli d’Italia); Gianuario Aliandro, Michele Casino e Francesco Cupparo (Forza Italia); Pasquale Pepe e Domenico Raffaele Tataranno (Lega); Nicola Massimo Morea e Marcello Pittella (Azione); Mario Polese (esponente di Italia Viva, in lista con la civica Orgoglio Lucano).
Per la minoranza sono stati eletti: il candidato governatore del centrosinistra Piero Marrese (Pd); Roberto Cifarelli e Piero Lacorazza (Pd); Angelo Chiorazzo e Giovanni Vizziello (Basilicata Casa Comune); Alessia Araneo e Viviana Verri (Movimento cinque Stelle); Antonio Bochicchio (Avs-Si-Psi-Basilicata Possibile).
Le funzioni del Consiglio Regionale
Il Consiglio Regionale ha funzioni:
- Legislative: presenta al Parlamento leggi e decreti legge di interesse per la regione, approva e modifica lo Statuto regionale;
- Amministrative: spettano al Consiglio Regionale l’amministrazione degli uffici e dei servizi dell’ente regione, l’organizzazione del personale regionale, le funzioni regolamentatrici riservategli dallo Statuto regionale;
- Di controllo: sull’operato del Presidente della Giunta regionale e della Giunta regionale. In particolare, il Consiglio approva, entro il 31 dicembre di ogni anno, il bilancio di previsione della Regione redatto dalla giunta e, entro il 31 luglio, il bilancio consuntivo della Regione per l’esercizio dell’anno precedente;
- Di indagine e d’inchiesta su materie di interesse regionale, vengono normalmente svolte tramite delle commissioni consiliari, appositamente costituite;
- Di indirizzo politico: la maggior parte degli statuti delle regioni ordinarie attribuisce al Consiglio il potere di determinare l’indirizzo politico e amministrativo della Regione.
Presidente della Giunta: il Generale Vito Bardi
“Il Presidente della Giunta rappresenta la Regione; dirige la politica della Giunta e ne è responsabile; promulga le leggi ed emana i regolamenti regionali; dirige le funzioni amministrative delegate dallo Stato alla Regione, conformandosi alle istruzioni del Governo della Repubblica” (Art. 121 della Costituzione).
Il Presidente della Giunta – la quale è “organo di governo della Regione” – eletto a suffragio universale e diretto, “nomina e revoca i componenti della Giunta” (ibidem).
Si conferma anche in questa XII Legislatura della Regione Basilicata la presidenza del Gen. Bardi, potentino di origine e napoletano di adozione, sposato e padre di due figli.
Bardi ha intrapreso la sua lunga carriera militare nel 1967, essendo stato ammesso a frequentare la Scuola Militare “Nunziatella”, presso la quale ha conseguito il diploma di maturità classica.
Tanti i titoli che il Gen. Bardi vanta: le Lauree in Economia e Commercio, Giurisprudenza, Scienze Internazionali e Diplomatiche, Scienze della Sicurezza Economica Finanziaria, il Master in Diritto Tributario dell’Impresa presso l’Università “L. Bocconi”, la conoscenza della lingua inglese, la redazione di numerose pubblicazioni scientifiche in materie di interesse istituzionale del Corpo.
Un ininterrotto percorso di formazione, attraverso la frequenza di tanti corsi: “Progettazione e Realizzazione dei Sistemi Informatici”, “Formazione sulla Metodologia di Pianificazione”, “Tecniche di Controlli di Gestione per Uffici” e “Strategie Informatiche e Strategie Aziendali”. Ma Bardi è stato anche formatore: presso l’Accademia, la Scuola Superiore di Polizia Tributaria e gli altri Istituti di Istruzione del Corpo, nonché presso l’Istituto Superiore Stato Maggiore Interforze e l’Istituto Superiore di Polizia.
Inoltre, più di 60 compensi di ordine morale per gli eccezionali risultati di servizio conseguiti in attività operativa e nello svolgimento di funzioni strategiche di Stato Maggiore. Alcuni per tutte:
- Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana;
- Croce di Commendatore con Spade al Merito Melitense del Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta;
- Cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Il 1° gennaio 2001, Bardi è stato promosso Generale di Brigata, il 1° gennaio 2005 Generale di Divisione destinato quale Comandante Regionale Campania. Da Generale di Corpo d’Armata ha ricoperto gli incarichi di Comandante Interregionale dell’Italia Meridionale e di Ispettore per gli Istituti di Istruzione.
Buon lavoro, Generale Bardi! E ci permetta, all’inizio di questa nuova legislatura di cui è a capo, di rivolgerle le parole di Giorgio La Pira, politico il cui spessore riconosciuto anche a distanza di un secolo, in particolare a Firenze dove per due mandati, come lei governatore della Basilicata, fu sindaco: “Il giudizio finale, è l’unico criterio politico col quale si può dirigere la storia umana”.
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