La Caritas di Matera-Irsina ha celebrato insieme a 314 persone una cena di solidarietà presso la Masseria San Francesco che ha offerto i suoi servizi con l’ausilio dei ragazzi del Seminario interdiocesano di Basilicata i quali hanno collaborato al servizio ai tavoli. La Caritas ha curato l’organizzazione dell’evento. Erano presenti alla cena l’arcivescovo di Matera-Irsina e vescovo di Tricarico mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, il presidente della Caritas don Angelo Tataranni e i past president Annamaria Cammisa e don Antonio Polidoro.
Mons. Caiazzo, per l’occasione, ha tra l’altro dichiarato: “Celebrare il Natale significa accogliere Dio che si è fatto uomo e se non accogliamo Dio nell’uomo che ogni giorno incontriamo col quale ci confrontiamo, se non condividiamo la nostra storia anche attraverso piccoli gesti come quello di stasera, è un momento di festa soprattutto con chi nella vita è stato meno fortunato. D’altronde è un’occasiome grande nel vedere che questa sala si sta riempiendo con oltre 300 persone che partecipano e che noi condividiamo insieme a loro. Ma questo è solo l’inizio di quello che vogliamo vivere per il Natale che vogliamo vivere insieme a loro perché il giorno stesso di Natale avremo oltre ad avere le mensa di San Rocco e Don Giovanni Mele vivremo anche nella parrocchia della Santa famiglia propiri il pranzo con quelli meno fortunati e condividiamo insieme il Natale. Io penso che questo sia un messaggio chiaro che dobbiamo dare di umanità per non rimanere chiusi nel nostro guscio nei nostri affetti che è anche una cosa bella ed è anche giusto ritrovarsi, però dilatiamo il nostro cuore”.
“Il Natale è una festa di convivialità – dichiara don Angelo Tataranni, direttore della Caritas diocesana – il Signore che viene in mezzo a noi ci porta questo lieto annuncio che l’uomo per poter vivere ha bisogno di stare insieme con gli altri, stare insieme non in una maniera qualsiasi, ma stare insieme gustando il cibo della convivialità. Ciò che è importante è gustare il cibo della convivialità. Quello ci riscalda il cuore. E’ chiaro che in ogni momento durante tutto l’anno abbiamo bisogno di prendere sempre più coscienza di quello che ognuno di noi è chiamato ad essre, è chiamato a fare. Le povertà sono tanto aumentate, e quotidianamente come Caritas, nelle parrocchie, questo lo si tocca in una maniera molto forte con mano. Certamente nessuno di noi deve chiudere gli occhi e deve voltare lo sguardo dall’altro lato. Ognuno è chiamato a impegnarsi, a rimboccarsi le maniche, a lavorare per costruire un mondo migliore, a costruire un’umanità dove ogni uomo sia accolto, sia amato e sia rivestito di quella dignità che tante volte viene tolta”.
Video dato in gentile concessione dall’emittente TRM
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