Avvento di pace!

E' tempo di Avvento ma sembra che nessuno attende più nulla, tutti vivono l’attimo e ogni attività è programmata. E’ il momento opportuno per ritornare nel deserto, luogo ideale per fare silenzio.

L’Avvento  è l’attesa del DIO che diventa uomo.  Oggi – invece –  nessuno attende più nulla, nessuno ama fare  le file o aspettare il momento opportuno, tutti vivono l’attimo e ogni attività è programmata, pianificata, prenotata. La nostra vita altro non è che un continuo  self-service che eroga servizi e beni in tempo reale e non ci rendiamo conto  che l’istante è dell’uomo, ma il tempo è di Dio.

Il Signore, però, ha deciso di farsi attendere perché l’attesa è lo spazio della conversione, la santità di chi resta attaccato alla vita nonostante tutto.

Questa attesa per essere operosa deve esplicitarsi in tempo di preparazione e di riflessione sul nostro modo di essere cristiani: se continuare a far finta di nulla o far nascere – sul serio –  il Bambino Gesù nei nostri cuori.  Deve  essere l’Inizio di un nuovo cammino, un tempo da vivere bene al servizio della pace  e della riconciliazione definitiva con Dio e i fratelli, evitando di cadere nella solita retorica dell’essere più buono “almeno a Natale”.

E’ tempo propizio per ricostruire una nuova etica sociale di  vera pace perché il rischio che stiamo vivendo  è la fine del dialogo e dell’incontro fra le culture diverse. In questo periodo dobbiamo scavare nelle nostre coscienze per ritrovare sogni di fraternità umana, perché  la vera sfida è di essere contemporanei al proprio tempo senza dimenticarne il passato. “Il futuro ha un cuore antico” scriveva Carlo Levi.

E’ il momento opportuno per ritornare nel deserto: luogo ideale per fare silenzio, ripensare a nuove forme di spiritualità personali e collettive e maturare scelte irreversibili volte al bene comune, eliminando le tante parole inutili che ci impediscono di essere fratelli (tutti).

L’Avvento è un invito perentorio a vegliare, cambiare, ricominciare per gustare la gioia vera del Natale, felici di attendere il Signore che conosce la nostra vita e i nostri desideri. In questo tempo guerriero, ognuno di noi si chiede perché Dio non risponde alle nostre richieste di pace e nessuno  si accorge che ci parla con il Suo silenzio.

Dovremmo solo imparare ad ascoltarlo!

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Domenico Infante

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