Ieri, 24 ottobre 2023, c’è stata la ricorrenza dei 750 anni dalla dedicazione e consacrazione della Basilica Cattedrale di Matera. Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, arcivescovo di Matera-Irsina e vescovo di Tricarico, ha celebrato una Messa per ricordare questo importante anniversario.
Nella sua omelia, di cui riportiamo di seguito la registrazione audio, mons. Caiazzo ha messo in evidenza l’unicità di questa cattedrale non solo per la sua bellezza antica ma in particolare per il segno distintivo di sovrastare la città nel punto più alto della città per cui diventa il principale riferimento dei materani, diventa la casa madre di tutti, luogo di rigenerazione spiritale ma soprattutto luogo di annuncio solenne e di rinvigorimento della propria fede. Chiesa madre, casa di preghiera, di ascolto della Parola, di nutrimento di vita eterna, di grazia di Dio che riveste le nudità umane. Casa tra le case; infatti, si prega in cattedrale ma anche nelle chiese parrocchiali che sono un prolungamento della Casa madre che non può contenere tutti i suoi figli.
La Cattedrale di Matera, la cui costruzione fu terminata nel 1270, fu edificata, in stile romanico pugliese, su un’area dove preesisteva un monastero benedettino dedicato a S. Eustachio e consacrato nel 1082. E’ una chiesa enorme, del tutto fuori scala rispetto alle architetture tipiche del resto della città, con una severa facciata romanica di pietra chiara, semplice e maestosa, e un interno che brilla di dorature barocche e sfavillanti.
E’ intitolata alla Madonna della Bruna, patrona della città, e, proprio sulla piazza, davanti al suo ingresso, il 2 luglio ha inizio e si conclude il trionfale corteo del carro di cartapesta della Festa della Bruna, un appuntamento che, da secoli, è il rito popolare per eccellenza, che mette insieme sacro e profano e che è molto sentito e partecipato dalla comunità cittadina.
Registrazione dell’omelia di mons. Antonio Giuseppe Caiazzo del 24 ottobre 2023
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