Una rete per contrastare la pornografia online
Il 17 ottobre è stata avviata la prima fase del tavolo di co-progettazione promosso dal Copercom (Coordinamento delle associazioni per la comunicazione) sull’emergenza dell’accesso dei minori alla pornografia online. Ha aperto i lavori Vincenzo Corrado, direttore dell’ufficio per le comunicazioni sociali: “il Coordinamento offre una risposta concreta a un tema attuale”, ha dichiarato. Il presidente del Copercom, Stefano Di Battista, ha insistito sulla “necessità di fare rete, perché le 29 associazioni che compongono il Copercom dispongono di una ricchezza e di una potenzialità che deve essere valorizzata”.
Hanno guidato la riunione Rosanna Milone, awareness and advocacy strategist di Fondazione Carolina, e Cristina Tugnoli, consulente alla progettazione sociale. “Il 27 % dei genitori lascia i figli minorenni da soli con un device”, mettendo a rischio la loro tutela on line, ha spiegato Milone, che ha citato un sondaggio della Fondazione.
Con le realtà associative presenti al tavolo, il Copercom agirà su due macro aree: sensibilizzazione (opinione pubblica, istituzioni, stake holder: medici, media e giuristi) e formazione (comunità educante e ragazzi). Al centro dell’impegno ci saranno l’educazione all’affettività e una maggiore consapevolezza da parte dei genitori.
Erano presenti Age (Associazione italiana genitori), Aiart (associazione cittadini mediali), Anspi (Associazione nazionale San Paolo Italia), Meter, Mpv (Movimento per la vita italiano), Uciim (Unione cattolica italiana insegnati medi), Ucsi (Unione cattolica stampa italiana), Ugci (Unione giuristi cattolici italiani) e Weca (Associazione webmaster cattolici italiani).