“Luca e Davide. Quel filo che lega la terra al cielo” di Elvira Bianco: con una storia delicata e struggente è calato il sipario su Libri in Terrazza

Amore, commozione ma anche tanta forza: quella di Elvira Bianco, mamma di Luca e Davide, due gemelli scomparsi prematuramente a pochi anni di distanza a causa di un glioblastoma multiforme. È stato proprio con il suo libro delicato e struggente, “Luca e Davide. Quel filo che lega la terra al cielo” che si è concluso ieri a Matera Libri in Terrazza, il Festival culturale promosso dall’agenzia di comunicazione Diotima con Altrimedia edizioni Liberalia ETS, con il patrocinio del Comune di Matera, della Provincia di Matera e della Regione Basilicata, in collaborazione con Silent Book Club Matera, Arti Visive Gallery, Amabili Confini, il fotografo Michele Morelli e l’autore Francesco Sciannarella. Partner tecnico Falegnameria Colacicco e Media partner la testata giornalistica online TuttoH24.

Dopo l’introduzione dell’editore Vito Epifania e i saluti del sindaco di Matera Domenico Bennardi, l’Autrice è stata intervistata da Gabriella Lanzillotta (direttrice editoriale di Altrimedia) e dalla giornalista Rossella Montemurro. Con un’incredibile forza d’animo, la Bianco ha ripercorso la sua vicenda affinché la lettura di questo volume possa essere d’aiuto a quanti lottano, proprio come hanno fatto Luca e Davide, da guerriero buono, “per trovare sempre e comunque la forza di proseguire.  Perché nessuna battaglia – ha sottolineato – è da considerarsi veramente persa se la si affronta con la prodezza del guerriero che non si dichiara vinto, nonostante le cadute e i colpi subiti, e continua a lottare con la forza e la certezza di vincere… Perché la sconfitta non sia da perdente ma da vincitore! Ecco, mi sento di affermare che Luca e Davide, se pur sconfitti nel corpo, sono vittoriosi nell’anima”.

Dalla prefazione dell’Editore: “Luca e Davide è insieme un atto d’amore e di dolore. Elvira Bianco ha provato a dirci l’indicibile, a farci condividere per quanto possibile un tratto della sua vicenda umana. Per un genitore, il patire acuto provocato della perdita di un figlio adolescente è un’esperienza inesplicabile. Moltiplicato per due, soprattutto per una mamma, questo dolore assume i contorni di un’esperienza-limite, un imparagonabile stato d’eccezione. Ma forse è proprio in questo che risiede la forza prepotente del suo insegnamento”.

I proventi della vendita destinati all’Autrice sono devoluti all’AIRC (Associazione italiana per la ricerca sul cancro).

Libri in Terrazza Off – La Cultura in Piazza ha ospitato ieri il presidio per la Biblioteca Stigliani con gli Amici della Biblioteca e Laboratori di scrittura creativa a cura di Francesco Sciannarella.

Redazione

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