È giunta all’apice la 37^ GMG. I ragazzi della nostra diocesi, insieme a quelli di Tricarico e Tursi, alloggiano a Turquel, un paesino a 90 km da Lisbona, in parte negli appartamenti, in parte in una palestra. A Turquel trascorrono la prima parte della giornata, sino a pranzo, a Lisbona il resto.
Una grande esperienza di condivisione di spazi e oggetti questa, oltre che di amicizia. “Noi” la parola chiave di questi giorni, sottolineava Francesco, seminarista di Tursi, in un momento di risonanza, ieri.
Schema simile le prime due giornate: mattinate di riflessione sui temi della custodia del creato e della fratellanza. Momenti formativi “light” guidati dalla riflessione di due laici del posto e poi da Mons. Luciano Paolucci Bedini, vescovo di Gubbio e Città della Pieve, nella chiesa della Resurrezione.
Condividere è anche il trait-d’union tra il tema della GMG, “Maria si alzò e andò in fretta” (Lc 1,39), e quello della salvaguardia del creato: condividere l’uso degli oggetti per non esagerare nell’acquisto, condividere le gioie delle opere di Dio, condividere la fatica di un lavoro…
Un bel momento di lavoro divisi per gruppetti il secondo giorno, sul tema della fraternità e del dolore.
I pomeriggi sono stati dedicati rispettivamente alla festa degli italiani (2 agosto: ogni nazione aveva la sua festa in uno specifico luogo di Lisbona) e alla cerimonia di accoglienza del pontefice (3 agosto), il cui discorso è stato centrato sull’essere chiamati per nome, pertanto amati di un amore personale.
Ieri 4 agosto invece c’è stata per i giovani lucani una mattinata di confronto interno sulle motivazioni dell’essere parte di questo evento e sulle modalità con cui lo stesso viene vissuto. Il pomeriggio a Lisbona per la “Via sacra”, la ‘via crucis’: ogni stazione è stata accompagnata dalle storie di fragilità dei giovani d’oggi.
Le celebrazioni vengono seguite in diretta attraverso una radiolina che faceva parte del kit del pellegrino che ad una opportuna frequenza fornisce la traduzione in italiano in tempo reale.
Purtroppo non c’è tempo per la visita di Lisbona: qualcuno dei ragazzi accompagnato da un gruppetto di adulti si è ritagliato il pomeriggio prima della “Festa degli italiani” per una passeggiata alla torre di Belém; per visitare la chiesa di S. Antonio, dove si ritiene vi sia, nella cripta, la stanza in cui nacque S. Antonio che noi diciamo “da Padova” e la Cattedrale di “S. Maria Maggiore”. O il pomeriggio di ieri è stato dedicato ad una passeggiata in centro (Piazza Carlo IV e piazza del Commercio), con sosta all’Hard Rock e a qualche negozietto per lo shopping, presso cui c’erano anche due maxischermi per seguire la diretta della via crucis. Un aspetto da tener presente per una prossima edizione della GMG, nella speranza di avere un alloggio più vicino ai luoghi delle celebrazioni.
Ora i giovani sono in bus verso la spianata dove stasera e domani vi saranno i momenti clou della Giornata della Gioventù: veglia di preghiera e messa conclusiva presieduta dal S. Padre Francesco.
Condividere le fatiche e le ansie, le mattinate vengono trascorse qui, mentre pomeriggi e serate a Lisbona: festa degli italiani, grande cerimonia di accoglienza del papa con il discorso di apertura della GMG e via crucis presieduta dal papa.
La giornata si conclude e domani si prospetta un altro giorno denso di emozioni in una immersione giovanile.
Intervista a don Giampaolo Grieco, Direttore del Servizio diocesano di Pastorale giovanile e parroco di “S. Vincenzo de’ Paoli” in Matera
Intervista a mons. Luciano Paolucci Bedini, vescovo delle diocesi di Gubbio e Città di Castello
Scrivi un commento