Connessioni e profezia

Si sono dati appuntamento a Roma, dopo lo stop imposto dalla pandemia, 160 operatori della comunicazione provenienti da 74 diocesi, tra cui quelle di Acerenza, Matera, Potenza e Tricarico.

Il convegno è stato promosso dall’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della CEI per favorire il confronto tra le varie realtà incaricate di svolgere la comunicazione nelle diverse diocesi italiane.

Al centro dei lavori, introdotti dal direttore dell’Ufficio nazionale Vincenzo Corrado, la riflessione sul tema “Connessioni e profezia“.

Se tutti abitano il mondo digitale, non solo come utenti ma anche come produttori di informazione, quale contributo può offrire la comunità ecclesiale, chiamata per sua natura ad annunciare la novità del Vangelo?

Nell’accesso alla rete si può già cogliere il dinamismo di questa partecipazione: “Nell’ambiente digitale ognuno di noi è un utente, cioè possiede una identità precisa ed ogni accesso è consentito da un codice, da una password che apre la porta.”

Se l’identità è quella dei missionari, la password è la parola Vangelo, una testimonianza da incarnare in ogni connessione.

Ma una volta entrati in rete occorre domandarsi: come comunicare, attraverso quali linguaggi?

Su questi interrogativi si sono confrontati per tre giorni e in stile sinodale i partecipanti ai 15 tavoli di lavoro, dopo aver ascoltato gli interventi di esperti della comunicazione, di Mons. Valentino Bulgarelli dell’Ufficio catechistico nazionale e di Mons. Domenico Pompili , Vescovo di Verona e Presidente della Commissione Episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali della CEI.

Al centro del Convegno anche la parola profezia perché la comunicazione non è solo tecnica, all’origine dell’ambiente digitale c’è sempre una persona in relazione.

E’ necessario verificare continuamente che le attuali forme di comunicazione ci orientino effettivamente all’incontro generoso, alla ricerca sincera della verità piena, al servizio, alla vicinanza con gli ultimi, all’impegno di costruire il bene comune.” (dalla Fratelli tutti di Papa Francesco – 205)

In attesa degli atti del Convegno un servizio di Telepace ha raccolto le testimonianze di alcuni partecipanti.

I Direttori degli uffici delle comunicazioni sociali ai tavoli di lavoro

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Erasmo Bitetti

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