Non esistono solo le buone “tecniche educative”, esistono -soprattutto- i buoni educatori!
Assistiamo, giorno dopo giorno, ad una inesorabile caduta di valori cristiani che non produce solo la “morte” di Dio…ma anche l’annullamento dell’uomo, perché i valori cristiani nella società hanno anche e soprattutto un valore umano culturale.
Eppure parlare di “verità” in ambito educativo viene considerato pericoloso ed autoritario e sul piano etico viene spesso considerato infondato e lesivo della libertà riferirsi ad un piano “oggettivo” che preceda le nostre scelte.
Educare oggi non è soltanto trasmettere il sapere o i saperi, ma comunicare quei valori-base dell’esistenza e di un retto comportamento, capaci di formare persone solide, in grado di stabilire relazioni con gli altri e soprattutto di dare un senso profondo alla propria vita !
Il tema dell’educazione è appassionante ed intercetta noi personalmente ma anche le nostre comunità, che invero, sono autentici luoghi di educazione.
La comunità cristiana contribuisce, profondamente direi io, alla crescita ed alla formazione spirituale, ecclesiale e, perché no, talvolta anche culturale degli aderenti al cammino di fede.
Un uomo che scopre “la vita nuova”, ovvero che fa l’esperienza di Cristo, arricchisce di senso la propria vita, sentendosi coinvolto in un processo educativo, che lo porta a riconoscere l’importanza profonda di servire il Signore nel proprio stato sociale: insegnante, genitore, parroco, imprenditore o musicista che sia.
Formare l’uomo, è da sempreuno dei compiti della Chiesa ! L’incontro con Gesù è l’occasione migliore per RICOMPORRE L’UMANO!
La cosiddetta “riunificazione del soggetto”, per parlare in termini sociologici è, in fin dei conti, una delle missioni più importanti della Chiesa di oggi.
Quante fratelli, fragili o frammentati nella dimensione interiore e sociale, entrando in contatto con la comunità ecclesale, hanno avuto la possibilità grazie alla riscoperta della grazia battesimale, del gusto della preghiera, della lettura della Parola di Dio, di riappropriarsi della propria dimensione sociale.
D‘altro canto, il linguaggio dell’educare non è istituito dalla natura: esso va continuamente creato e ricreato, questa novità del linguaggio educativo in qualche maniera ci rimanda alla novità ed alla creatività dello Spirito, a quella capacità che solo lo Spirito ha di fare nuove tutte le cose… comprese quelle che riguardano la questione educativa.
Educare non è copiare ciò che altri ci propinano ed il mondo dell’educare non è intorno a noi, ci avvolge totalmente, non è qualcosa che abbiamo di fronte e che osserviamo di lontano.
La deflagrazione dell’evento educativo, pur in interazione costante con la componente sociale e culturale, avviene nella spiritualità dell’individuo; educare è in qualche modo occuparsi della spiritualità dell’individuo.
Ecco perché quello dell’educazione è un problema centrale perché riguarda l’intimo della persona, quell’intimo che ci accompagna all’esterno ed assume una forma dinamica e coerente con valori riconosciuti e accolti.
Sappiamo che una paziente azione educativa rimane la nostra principale speranza, diviene essenziale dunque educare gli educatori, perché sia superato questo stato di smarrimento che talvolta sembra caratterizzare i processi pedagogici.
In questa prospettiva la comunità cristiana favorendo un incontro vero, autentico con Gesù ci riporta all’essenziale nella nostra esistenza; ristabilisce una scala di valori; consente alla storia di riacquistare – almeno per noi – una dimensione escatologica.
La dimensione dell’eternità vince lo smarrimento !
La sfida educativa in sostanza consiste nella possibilità di educare a cose che gli educatori vivono, siamo in emergenza perché gli educatori non sanno comunicare valori, ragioni esistenziali profonde, capaci di fare amare la vita fino in fondo.
Noi, facendo esperienza di Dio, facciamo dei valori non una regola ma un tesoro da costruire; facciamo della vita non un tempo per conquistare il successo ma di un percorso di felicità che ci porti all’eternità.
La Chiesa per questo è impegnata in prima linea nel costituire un valido orizzonte di valori per mezzo del quale trovare ragioni comuni per la realizzazione di un’alleanza per l’educazione.
La fede riempie i vuoti della nostra esistenza, scioglie i nodi della nostra vita.
Scrivi un commento