Ottocento delegati presenti a Matera, in rappresentanza di 166 diocesi e accompagnati da 80 vescovi, hanno vissuto il momento spirituale più intenso del Congresso eucaristico. Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, che ha curato le meditazioni delle otto stazioni, preceduto dalla croce (simile a quella della GMG ma più piccola e leggera) ha percorso l’intero tracciato di scale e stradine che portano dalla chiesa della Madonna de Idris alla chiesa di San Pietro Caveoso.
Un breve spunto finale, perché riecheggino alcune parole e suggestioni di questa Via Lucis
Eucaristica, nello stupendo scenario di Matera, che ci accoglie.
Abbiamo vissuto una celebrazione davvero sinodale: popolo di Dio in cammino, sui sentieri
aperti del mondo, alla luce della Parola e del Pane di vita che è il Signore Gesù. Questi sono
gli ingredienti essenziali del Cammino sinodale, perché sono gli ingredienti essenziali della
Chiesa: non un popolo ritagliato a parte, non un popolo già arrivato alla meta, non un
popolo seduto in attesa della conversione del resto del mondo, ma un popolo che cammina.
La Chiesa nasce itinerante: si sente dire fin dall’inizio dal Maestro: “vieni e seguimi”, non
“vieni e siediti”. I discepoli di Gesù restano in viaggio per tutta la durata della storia, diretti
verso il Regno.
Il Cammino sinodale è prima di tutto movimento di Chiesa, cambiamento, conversione dei
discepoli, liberazione da ciò che non odora di Vangelo, da ciò che non ha il gusto del pane,
suo Corpo donato. Il Cammino sinodale trova il suo paradigma nella Celebrazione
eucaristica, che è come un Sinodo concentrato: è un popolo radunato per riconoscersi
peccatore – siamo peccatori in cammino –, per bagnarsi nella freschezza dell’ascolto di una
Parola intramontabile, per rigenerarsi alla mensa del pane e del vino, per rinsaldare la
fraternità, per intrecciare la vita quotidiana con “ciò che lo Spirito dice alle Chiese” e con il
pane che lo Spirito stesso rende Corpo di Cristo; un pane che la Chiesa, resa a sua volta
Corpo dall’Eucaristia, deve spezzare con tutti – specialmente con i troppi Lazzaro esclusi
dalle mense dei ricchi – se vuole essere fedele alla chiamata del suo Signore.
Sussidio liturgico del Congresso Eucaristico Nazionale
Crocifisso ligneo del XVII secolo collocato sul palco in Piazza San Pietro Caveoso
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