“Tutte le generazioni mi chiameranno Beata”
Inizieranno il 13 agosto nella Chiesa dei Ss. Pietro e Paolo al Caveoso, nel cuore dei Sassi di Matera, le celebrazioni per la festa dell’Assunzione di Maria al cielo.
Si tratta di una devozione antichissima risalente con ogni probabilità ad epoche precedenti la costruzione della Basilicata Cattedrale di Matera datata al XIII secolo e dedicata essa stessa alla figura della Vergine.
Fu Papa Pio XII il primo novembre del 1950 nel corso dell’Anno Santo a proclamare l’ultimo dogma mariano secondo il quale la madre di Gesù Cristo, “terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo”.
Il culto mariano ebbe da allora un rinnovato impulso con la città di Matera proclamata Civitas Mariae e San Pietro Caveoso, la più antica parrocchia della città, divenuta il cuore delle celebrazioni nella Diocesi di Matera-Irsina, grazie anche all’opera del compianto Don Cosimo Papapietro.
Il triduo di quest’anno, scandito ogni sera dal 13 al 15 agosto dalla celebrazione eucaristica delle ore 19 e che sarà presieduta nel giorno della Solennità da Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, Arcivescovo della Diocesi di Matera-Irsina e Vescovo di Tricarico, si concluderà con la processione del 15 agosto alle ore 20.
La processione con la statua di Maria Assunta percorrerà le vie dei Sassi muovendo da piazza San Pietro Caveoso lungo via Madonna delle Virtù fino alla Chiesa di Madonna delle Virtù La Nova per poi far ritorno, lungo lo stesso tragitto, alla Chiesa di San Pietro Caveoso.
Alle origini di questa chiesa rupestre e alla sua evoluzione nel corso dei secoli sarà dedicato l’incontro culturale di domenica 13 agosto alle ore 20 tenuto da Marco Pelosi, Vicedirettore del Museo Diocesano.
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